Il "valore pubblico" nel PIAO: seconda parte

Approfondimento di Angelo Maria Savazzi

Proseguiamo la disamina del Piano integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), provando a fornire indicazioni appropriate circa il contenuto delle diverse sottosezioni, iniziando da quella denominata “Valore pubblico” della sezione “Valore pubblico, performance e anticorruzione”, utilizzando come riferimento le bozze di linee guida e di Piano-tipo, in corso di approvazione con Decreto ministeriale, che hanno già superato il vaglio della Conferenza unificata. La bozza di decreto precisa che “Per gli enti locali la sottosezione a) sul valore pubblico fa riferimento alle previsioni generali contenute nella Sezione strategica del documento unico di programmazione”; precisazione di particolare interesse che però non spiega la ragione per la quale i documenti di programmazione pluriennale, nelle amministrazioni diverse dagli enti locali, non debbano essere un riferimento per acquisire le priorità strategiche definite dalle amministrazioni e sulla base delle quali identificare il “valore pubblico” che l’amministrazione intende generare. Nella realtà il riferimento ai documenti pluriennali di programmazione deve costituire un pilastro fondamentale nella costruzione del PIAO, atteso che proprio in quei documenti vengono identificate le priorità strategiche delle amministrazioni ed è proprio in quei documenti che si rappresentano o si dovrebbero rappresentare, attraverso idonee analisi di contesto, i “bisogni” della comunità amministrata si intendono “soddisfare”.  

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Valore Pubblico seconda parte
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