Il PIAO e il ciclo della performance

Approfondimento di Angelo Maria Savazzi

Le linee guida ministeriali per l’adozione del PIAO se da un lato si pongono l’obiettivo ambizioso di definire i livelli possibili di integrazione tra le direttrici di programmazione individuate dall’art. 6 del DL. 80/2021, dall’altro non intaccano il ciclo di gestione delle performance che certamente non può essere ricondotto alla sola fase di programmazione. Ma anche la fase di definizione degli obiettivi di performance continua a vivere di vita propria anche perché è difficile ipotizzare che l’impalcatura dei principi del DLgs. 150/2009 venga completamente smantellata dai decreti attuativi del citato articolo 6.

Lo sforzo di integrazione appare, al momento, un esercizio in puro stile ricognitivo che lascia indenne le condizioni cui l’ordinamento legale e contrattuale condiziona l’erogazione degli istituti premiali, il riconoscimento delle progressioni economiche e di carriera, il conferimento di incarichi di responsabilità, peraltro frutto di un consolidato orientamento della magistratura contabile che ha sancito, senza alcun dubbio, che la definizione degli obiettivi di performance costituisce una condizione inderogabile affinché il ciclo valutativo possa dispiegare i propri effetti.

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